
Dice che ha sofferto di insonnia per 20 anni. Le chiesi cosa le accadde in quel periodo, lei disse che c'erano molte cose, era molto impegnata e non aveva tempo per dormire. Invece che esplorare il contesto, decidi di focalizzarmi sull'esperienza immediata con un esperimento Gestalt.
Le spiegai che il sonno si associa all'abilità di lasciar andare, e che di ciò era capace nel gruppo quando aveva sonno.
Quindi se lei aveva difficoltà a dormire, aveva logicamente una tendenza a trattenere.
La invitai quindi ad esplorare con me il trattenere e il lasciar andare, tenendo il mio polso. Le chiedi poi di mostrarmi come lei lasciava andare in classe, e il modo in cui invece tratteneva quando andava a dormire.
Notai che il suo trattenere non era molto forte – giusto un poco con le due dita centrali. Portai la sua attenzione a questo fatto e di sperimentare il lasciar andare. Non le fu difficile.
Questo fu un piccolo esperimento, ma le diede un'esperienza diretta di ciò che stava facendo e di come fare qualcosa di diverso. Le consigliai di diventare consapevole, prima di andare a dormire, dei modi in cui tratteneva, e poi di ricardarsi del modo in cui lasciava andare il mio polso, e di come lasciava andare nel gruppo.
L'esperimento Gestalt consiste nel portar e le questioni nel presente per esplorarle in un modo attivo, corporale e creative. Spesso nello stesso rapporto tra paziente e terapista. Ciò aiuta inoltre il terapista a comprendere direttamente ciò che sta accadendo, invece che solo con una descrizione. L'esperimento apportò una nuova esperienza e portò alla consapevolezza cose che erano presenti, ma non erano state notate, o viste nel dettaglio. Nel Gestalt noi comprendiamo che quando si portano cose alla consapevolezza, queste non sono più bloccate, incomplete o divise…l'integrazione accade naturalmente. Questo è un concetto taoista.