mercoledì 24 dicembre 2014
Case #12 - Sogno: gemelli, acqua, madre
Sogni, sogni ad occhi aperti e storie sono simili, e forniscono modalità di accesso alla persona.-
Jesse aveva scritto una storia su due ragazzi. Loro giocavano sulle rive di una diga. Il personaggio principale, chiamiamolo Tony, aveva paura dell'acqua. Il gemello, Jack, no. Jack era in acqua, giocava e invitava Tony ad entrare. Tony si tratteneva. La loro madre era morta tempo prima, e loro erano affidati alla loro matrigna. Tony aveva una pietra in tasca, un ricordo di sua madre, Jack prese la pietra dalla sua tasca e la tirò nell'acqua. Tony corse in acqua quindi, e dopo vide che era in acqua, dimenticandosi della pietra.
Il problema di Jessie è che era esitante sullo sposare la sua compagna. La amava, ma non era sicuro della relazione nel lungo periodo, e non riusciva a prendere una decisione.
Noi analizzammo il sogno, lasciandolo identificare con ogni personaggio. Come Tony aveva paura dell'acqua, di entrarci. Come Jack era spontaneo, aveva fiducia in sé stesso ed era giocoso. Come la sua madre morta, era amorevole, giovane, dolce. Come l'acqua era profondo.
L'esperienza con sua madre era stata importante, infatti sua madre era stata fredda e distante, e ciò era l'origine di una parte della sue difficoltà nelle relazioni con le donne - aveva paura di avvicinarsi troppo, aveva paura che la freddezza potesse entrare nella relazione.
Ciò che era chiaro qui era la connessione nella sua esperienza con una parte più profonda, calda, femminile. Questo era ciò che lo motivava ad entrare in acqua. Ma era evidente che gli serviva l'aiuto del suo 'gemello', qualcuno che non aveva paura, che poteva prender e l'immagine di una madre 'calorosa, e 'buttarla' in acqua.
Gli chiesi di recitare le parti. Io sarei stato il gemello che prendeva il ricordo dalla sua tasca gettandolo in acqua. Lui acconsentì, quindi narrando 'ora prendo il ricordo, ora lo getto in acqua'. Lui immaginò quindi di entrare in acqua. Si sentì rilassato.
Questa fu per lui un'esperienza profonda. Si sentì in riposo, calmo e capace di entrare in contatto con una luogo profondo di sé che non era spaventato da preoccupazioni sul future della relazione. Come nella storia, una volta 'in acqua', lui non aveva più bisogno di sua madre.
Era evidente che erano necessarie molte cose. Prima di tutto di qualcuno che lo aiutasse – il 'gemello 'che dirigesse la sua attenzione alla madre calorosa che desiderava. Poi, il suo movimento naturale sarebbe stato verso quel luogo. Infine lui sarebbe potuto essere sé stesso, non più diviso tra la parte che voleva nuotare, ma esitante, e la parte che andava giusto avanti nella vita. Sentì le due parti unirsi. Ebbe la sensazione di una connessione con la profondità, il calore, il femminile nel suo cuore, e fu quindi capace di immergersi nella vita, e nella relazione, senza esitare.
Jesse aveva scritto una storia su due ragazzi. Loro giocavano sulle rive di una diga. Il personaggio principale, chiamiamolo Tony, aveva paura dell'acqua. Il gemello, Jack, no. Jack era in acqua, giocava e invitava Tony ad entrare. Tony si tratteneva. La loro madre era morta tempo prima, e loro erano affidati alla loro matrigna. Tony aveva una pietra in tasca, un ricordo di sua madre, Jack prese la pietra dalla sua tasca e la tirò nell'acqua. Tony corse in acqua quindi, e dopo vide che era in acqua, dimenticandosi della pietra.
Il problema di Jessie è che era esitante sullo sposare la sua compagna. La amava, ma non era sicuro della relazione nel lungo periodo, e non riusciva a prendere una decisione.
Noi analizzammo il sogno, lasciandolo identificare con ogni personaggio. Come Tony aveva paura dell'acqua, di entrarci. Come Jack era spontaneo, aveva fiducia in sé stesso ed era giocoso. Come la sua madre morta, era amorevole, giovane, dolce. Come l'acqua era profondo.
L'esperienza con sua madre era stata importante, infatti sua madre era stata fredda e distante, e ciò era l'origine di una parte della sue difficoltà nelle relazioni con le donne - aveva paura di avvicinarsi troppo, aveva paura che la freddezza potesse entrare nella relazione.
Ciò che era chiaro qui era la connessione nella sua esperienza con una parte più profonda, calda, femminile. Questo era ciò che lo motivava ad entrare in acqua. Ma era evidente che gli serviva l'aiuto del suo 'gemello', qualcuno che non aveva paura, che poteva prender e l'immagine di una madre 'calorosa, e 'buttarla' in acqua.
Gli chiesi di recitare le parti. Io sarei stato il gemello che prendeva il ricordo dalla sua tasca gettandolo in acqua. Lui acconsentì, quindi narrando 'ora prendo il ricordo, ora lo getto in acqua'. Lui immaginò quindi di entrare in acqua. Si sentì rilassato.
Questa fu per lui un'esperienza profonda. Si sentì in riposo, calmo e capace di entrare in contatto con una luogo profondo di sé che non era spaventato da preoccupazioni sul future della relazione. Come nella storia, una volta 'in acqua', lui non aveva più bisogno di sua madre.
Era evidente che erano necessarie molte cose. Prima di tutto di qualcuno che lo aiutasse – il 'gemello 'che dirigesse la sua attenzione alla madre calorosa che desiderava. Poi, il suo movimento naturale sarebbe stato verso quel luogo. Infine lui sarebbe potuto essere sé stesso, non più diviso tra la parte che voleva nuotare, ma esitante, e la parte che andava giusto avanti nella vita. Sentì le due parti unirsi. Ebbe la sensazione di una connessione con la profondità, il calore, il femminile nel suo cuore, e fu quindi capace di immergersi nella vita, e nella relazione, senza esitare.
lunedì 15 dicembre 2014
Case #11 - Padre, madre, ragazza
John aveva difficoltà a impegnarsi veramente con la sua ragazza. Non era sicuro della relazione
Lui aveva un sogno. Lui e la sua ragazza facevano l'amore. Suo padre e sua madre si trovavano dietro di lui. Suo padre era un giovane uomo, sicuro di sé e forte.
Lui non era sicuro, non voleva che lei rimanesse incinta. Suo padre si faceva Avanti, e lui si sentiva sollevato.
Puoi avere un gran lavoro da fare con questo materiale se sei freudiano, ma si opera differentemente con la Gestalt. Gestalt si occupa di integrazione e appropriamento, quindi ci identifichiamo come tutte le parti del sogno. Queste danno l'accesso alle nostre polarità e aspetti del sé.
Quindi gli chiesi di 'essere' tutte le parti del suo sogno.
Come sé stesso era esitante, e si tratteneva.
Come ragazza, lui desiderava con tutto il suo cuore, senza pesi.
Come padre era aperto, chiaro e in buona salute.
Come madre era in ombra, non voleva essere visto, si nascondeva.
C'era un parallelo –padre con ragazza, entrambi sicuri di sé, e sé stesso con la madre, entrambi incerti, non solidi, si nascondevano.
Ciò aveva un senso, infatti sua madre era stata molto fredda durante la sua crescita.
Esplorammo questa freddezza, e specificatamente, il modo in cui lui era freddo nella relazione in vari modi. Osservammo come tale freddezza di manifestasse nei suoi 'piedi freddi' con la sua ragazza, e nella sua difficoltà ad impegnarsi seriamente.
Esplorammo tale freddezza, che lui chiamava 'coperta emozionale' la sua parte insensibile. Lui relazionò questa alla sua esperienza di depressione e assenza di significato.
Lavorare sulla presa di coscienza di tale freddezza fu un'esperienza che lo rafforzò, in quanto lo rese capace di vedere il modo in cui questa entrava nella relazione. Per avere un'esperienza diversa, lui doveva trovare nuovi modi per 'riscaldarsi, senza prendere questo calaore da una fonte esterna (la ragazza).
ciò si basa sul principio della consapevolezza, la nozione gestalt di responsabilità e del rimanere con 'ciò che è'. La sua freddezza non sarebbe cambiata – faceva parte del suo modo di entrare in relazione. Tuttavia lui poteva aumentare la sua consapevolezza, la sua capacià di scelta e comprendere come questa si manifestasse nella relazione
Lui aveva un sogno. Lui e la sua ragazza facevano l'amore. Suo padre e sua madre si trovavano dietro di lui. Suo padre era un giovane uomo, sicuro di sé e forte.
Lui non era sicuro, non voleva che lei rimanesse incinta. Suo padre si faceva Avanti, e lui si sentiva sollevato.
Puoi avere un gran lavoro da fare con questo materiale se sei freudiano, ma si opera differentemente con la Gestalt. Gestalt si occupa di integrazione e appropriamento, quindi ci identifichiamo come tutte le parti del sogno. Queste danno l'accesso alle nostre polarità e aspetti del sé.
Quindi gli chiesi di 'essere' tutte le parti del suo sogno.
Come sé stesso era esitante, e si tratteneva.
Come ragazza, lui desiderava con tutto il suo cuore, senza pesi.
Come padre era aperto, chiaro e in buona salute.
Come madre era in ombra, non voleva essere visto, si nascondeva.
C'era un parallelo –padre con ragazza, entrambi sicuri di sé, e sé stesso con la madre, entrambi incerti, non solidi, si nascondevano.
Ciò aveva un senso, infatti sua madre era stata molto fredda durante la sua crescita.
Esplorammo questa freddezza, e specificatamente, il modo in cui lui era freddo nella relazione in vari modi. Osservammo come tale freddezza di manifestasse nei suoi 'piedi freddi' con la sua ragazza, e nella sua difficoltà ad impegnarsi seriamente.
Esplorammo tale freddezza, che lui chiamava 'coperta emozionale' la sua parte insensibile. Lui relazionò questa alla sua esperienza di depressione e assenza di significato.
Lavorare sulla presa di coscienza di tale freddezza fu un'esperienza che lo rafforzò, in quanto lo rese capace di vedere il modo in cui questa entrava nella relazione. Per avere un'esperienza diversa, lui doveva trovare nuovi modi per 'riscaldarsi, senza prendere questo calaore da una fonte esterna (la ragazza).
ciò si basa sul principio della consapevolezza, la nozione gestalt di responsabilità e del rimanere con 'ciò che è'. La sua freddezza non sarebbe cambiata – faceva parte del suo modo di entrare in relazione. Tuttavia lui poteva aumentare la sua consapevolezza, la sua capacià di scelta e comprendere come questa si manifestasse nella relazione
lunedì 8 dicembre 2014
Case #10 - Paura, Aggression e Piacere
Bridget era una persona molto sensibile Lei aveva sofferto in passato di allergie, ed era molto sensibile fisicamente all'ambiente, come ne era spaventata.
Raccontava di come fosse difficile per lei se qualcuno si arrabbiava con lei. Si sentiva molto vulnerabile, solamente se il suo compagno non si trovava d'accordo con lei.
Lei affermava ' il mio corpo non è il mio corpo, sono immobile, non ho senso dei confini'.
Quindi le era difficile essere nel suo corpo, specialmente quando qualcuno vicino a lei non provava piacere.
Le chiesi dei suoi errori. Lei raccontò dell'ultima volta che era stata dura, o aveva mancato di sensibilità verso qualcuno.
Le parlai delle mie durezze e insensibilità-
Lei disse di come I suoi occhi potevano essere taglienti e di come potevano spingere via gli altri.
Le chiesi di immaginare I suoi occhi, quando respingevano in quella maniera. Lei disse 0sono rossi, posso uccidere qualcuno usandoli'. La incoraggiai a soffermarsi su quegli occhi rossi, e di bruciare con loro le persone. Lei descrisse un'immagine in cui dirigeva quella forza sul viso di qualcuno.
Lei era stata molestata sessualmente da ragazza, e provava molta rabbia verso quell'uomo.
Le chiesi di picchiare l'uomo che l'aveva fatto.
Lei avvertì il suo potere, e le chiesi di notare il resto del suo corpo. Si sentì potente, nei suoi muscoli, pelle e gambe.
Precedentemente lei percepiva l'essere nel suo corpo come 'una tortura'. Ma ora si sentiva bene.
Parlammo della sua sessualità. Per molti anni era stata timida, impaurita, spaventata e poteva facilmente congelarsi con il suo compagno. Le chiesi di immaginarsi sessualmente aggressiva con il suo compagno. L'immagine la coinvolse molto.
Esplorammo alter aree della sua vita dove avrebbe potuto esercitare la sua aggressività – giocare a baseball con suo figlio.
Lei si sentì splendida.
Durante questa sessione noi iniziammo dalla sua vulnerabilità, e dal suo essere 'spaventata dal suo corpo'. Questa potente sessione le era molto familiare, poichè aveva caratterizzato la sua esperienza di vita. Ciò aveva interferito con la sua intimità con suo marito e con la sua capacità di avere comunicazioni robuste.
Questa posizione di 'essere colpita dagli altri', rappresentava l'opposta polarità di chi ha un impatto sugli altri. Anche se rimaneva in silenzio, identificando la sua esperienza come colei che 'spingeva' ci permise di accedere alla sua stessa rabbia.
Il sintomo somatico di questa – I suoi occhi, erano la chiave per entrare nel profondo della sua ravvia. La visualizzazione del suo essere aggressiva la fece emergere fuori.
Ciò non era per 'incoraggiarla ad essere aggressiva' verso gli altri, ma per darle la possibilità di passare alla polarità opposta in modo da renderla una persona integra.
Questo spostamento fu drammatico Non si sentiva più sensibile, senza potere, spaventata o dissociata. Lei fu capace non solo di affrontare i suoi aggressori, ma iniziò anche a percepirsi più attiva sessualmente con il suo compagno, cosa che non le era accaduta per molto tempo
La scoperta che la possibilità dell'aggressività, potesse essere giocosa, sia nel sesso, che con suo figlio, le era nuova e le diede una nuova prospettiva.
Raccontava di come fosse difficile per lei se qualcuno si arrabbiava con lei. Si sentiva molto vulnerabile, solamente se il suo compagno non si trovava d'accordo con lei.
Lei affermava ' il mio corpo non è il mio corpo, sono immobile, non ho senso dei confini'.
Quindi le era difficile essere nel suo corpo, specialmente quando qualcuno vicino a lei non provava piacere.
Le chiesi dei suoi errori. Lei raccontò dell'ultima volta che era stata dura, o aveva mancato di sensibilità verso qualcuno.
Le parlai delle mie durezze e insensibilità-
Lei disse di come I suoi occhi potevano essere taglienti e di come potevano spingere via gli altri.
Le chiesi di immaginare I suoi occhi, quando respingevano in quella maniera. Lei disse 0sono rossi, posso uccidere qualcuno usandoli'. La incoraggiai a soffermarsi su quegli occhi rossi, e di bruciare con loro le persone. Lei descrisse un'immagine in cui dirigeva quella forza sul viso di qualcuno.
Lei era stata molestata sessualmente da ragazza, e provava molta rabbia verso quell'uomo.
Le chiesi di picchiare l'uomo che l'aveva fatto.
Lei avvertì il suo potere, e le chiesi di notare il resto del suo corpo. Si sentì potente, nei suoi muscoli, pelle e gambe.
Precedentemente lei percepiva l'essere nel suo corpo come 'una tortura'. Ma ora si sentiva bene.
Parlammo della sua sessualità. Per molti anni era stata timida, impaurita, spaventata e poteva facilmente congelarsi con il suo compagno. Le chiesi di immaginarsi sessualmente aggressiva con il suo compagno. L'immagine la coinvolse molto.
Esplorammo alter aree della sua vita dove avrebbe potuto esercitare la sua aggressività – giocare a baseball con suo figlio.
Lei si sentì splendida.
Durante questa sessione noi iniziammo dalla sua vulnerabilità, e dal suo essere 'spaventata dal suo corpo'. Questa potente sessione le era molto familiare, poichè aveva caratterizzato la sua esperienza di vita. Ciò aveva interferito con la sua intimità con suo marito e con la sua capacità di avere comunicazioni robuste.
Questa posizione di 'essere colpita dagli altri', rappresentava l'opposta polarità di chi ha un impatto sugli altri. Anche se rimaneva in silenzio, identificando la sua esperienza come colei che 'spingeva' ci permise di accedere alla sua stessa rabbia.
Il sintomo somatico di questa – I suoi occhi, erano la chiave per entrare nel profondo della sua ravvia. La visualizzazione del suo essere aggressiva la fece emergere fuori.
Ciò non era per 'incoraggiarla ad essere aggressiva' verso gli altri, ma per darle la possibilità di passare alla polarità opposta in modo da renderla una persona integra.
Questo spostamento fu drammatico Non si sentiva più sensibile, senza potere, spaventata o dissociata. Lei fu capace non solo di affrontare i suoi aggressori, ma iniziò anche a percepirsi più attiva sessualmente con il suo compagno, cosa che non le era accaduta per molto tempo
La scoperta che la possibilità dell'aggressività, potesse essere giocosa, sia nel sesso, che con suo figlio, le era nuova e le diede una nuova prospettiva.
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